alla Ragazzina...

Voglio raccontarvi una storia...

Alcuni anni fa conobbi una ragazzina timida, introversa e molto solitaria; non era superficiale o cattiva…..anzi!!!

Ascoltava molto attentamente le persone intorno a sé e non cercava di capire solo le parole che dicevano, ma anche il perché.

Ascoltava e guardava nei loro cuori, ma non parlava quasi mai.

Un giorno questa ragazzina incominciò a stare poco bene...
...e più il tempo passava...più peggiorava!

Ma continuava ugualmente ad ascoltare e a ...tacere!

Conobbe il dolore…quello vero!

Il suo mondo, per molti anni, fu la malattia.

Consolò gente "sola" quanto lei, la quale non poteva piangere tra le braccia di nessuno perché aveva escluso tutti dalla propria vita; li aveva allontanati proprio come lei quando viveva nel suo mondo di ascolto.

Voleva disperatamente parlare con qualcuno, gridare il suo dolore, essere consolata per tutta quella sofferenza che era stata costretta a vedere e a condividere…ma nessuno sentiva la sua voce!

Mai come in quei momenti si era sentita tanto fragile e vulnerabile...e non riusciva a "capire" come le persone intorno a sé non se ne accorgessero!

...Poi un giorno, guardando in sé stessa lo comprese!

Tutti la conoscevano come una persona forte, indipendente, sempre pronta ad aiutare tutti, sempre allegra…!

Come poteva "lei", aver bisogno di qualcuno?

La colpa non era solamente di coloro che non vedevano il suo dolore, ma soprattutto: sua!

Se anziché ascoltare e dare, avesse ogni tanto detto e chiesto...

Se anziché mostrarsi sempre allegra e "forte" avesse, ogni tanto, permesso a tutto quel dolore di fuoriuscire...

Se anziché sostenere Lei gli altri ad accettare il suo "stato" (neanche fosse una vergogna o mancanza)...avesse ogni tanto gridato la sua paura...

...forse oggi sarebbe una donna che non ha il terrore di svelarsi ed è incapace di...piangere!

La malattia..."isola" la persona che la sta subendo perché "trasforma", in breve tempo; ed è risaputo che l'uomo (inteso come genere umano), compie un notevole sforzo ad accettare qualsiasi minima variante che la vita gli riserva.

Come...far capire, a coloro che sino a "ieri" la vedevano star bene, che "oggi" non era più in grado di salire le scale senza star male?

Come...far capire, ad altri, che la sua vita non è più la stessa...se Lei per prima non si capacitava di quanto stava subendo?

Questa ragazzina, così chiusa...e quindi...sola, un giorno, comunque…almeno in parte cambiò! 

La sua vita subì una svolta decisiva quando morirono tutte le persone alle quali lei non aveva mai detto quanto in realtà le amasse.

Troppo presa dal mostrarsi allegra e serena...non "parlava" mai alle persone!

Le faceva ridere, le distraeva...

...avete presente i clown del circo? Sempre con quel bel sorrisone stampato sulle labbra?
Così era Lei! Ma nel dare "tanta" allegria e spensieratezza...si era persa i loro momenti bui.
Non li aveva mai affrontati con loro; non aveva mai fatto cessare un pianto...con un abbraccio o con parole di conforto.

Le veniva più facile...strappare un sorriso con una battuta, che non accarezzare un volto stravolto dal dolore.

Capì ciò che "non" aveva fatto, quando ormai non poteva più far nulla.
...Non aveva mai detto: "Ti voglio bene"...!

Lo capì...

...lo capì...grazie alle "lacrime" che stava versando mentre mi raccontava la sua storia.

La Ragazzina che non piangeva mai...pianse a lungo...perché erano molte le persone alle quali stava finalmente dicendo: "Ti voglio bene"!


La Nonna
Occhi di Ragazzo
Tu uomo...!
A Paolo
La Piuma

Al Padre

Aria

 

 

 

 

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