Socrate *Il sapere sta qua...
Figlio
di un artigiano e di una levatrice, nasce nel 469 a.C. e muore nel 399
a.C. per essersi avvelenato con della cicuta.
Studia
nella scuola sofista ma non ne condivide affatto il pensiero; in comune
con i sofisti ha solo l'interesse inerente al mondo dell'uomo.
A
contrario di loro, Socrate, non pretendeva dei compensi in denaro.
I
Sofisti concentrano i loro interessi sul successo, Socrate vuole formare
la gioventù attraverso la verità.
Considera
la dialettica solo un'arma che ha lo scopo di confutare la tesi
dell'avversario.
Lui
è l'unico che sa di non sapere, per questo dimostra che non esiste
alcun sapiente.
Considera la ragione il bene più importante dell'uomo. Il maestro è dunque una guida per rendere più agevole questo processo.
Per portare alla luce la verità Socrate si avvale del metodo induttivo, caratterizzato da due momenti: l'ironia e la maieutica (dialogo).
Il
discepolo viene portato sulla via della verità dal maestro.
Secondo
Socrate esiste una verità assoluta e per giungervi bisogna partire dal
concetto per arrivare alla conoscenza.
Socrate:
Conosci te stesso! So di non sapere!
*
Grand'uomo ma...finisce male! Si avvelena con la cicuta.
Alcuni
pettegoli sostengono che sia stata la moglie Santippe a portarlo
all'estremo della sopportazione ma...chissà com'è andata veramente! |