SITUAZIONE STORICA

 

 

 

La prima forma di Democrazia nasce ad Atene sotto il dominio di Clistene nel VI sec. a.C.

Egli vede l’uomo all’interno di una democrazia e quindi la sua concezione di persona è vista ad un livello di collettività.

Clistene divide l’Attica (Atene) in 10 Tribù o Regioni.

 

In ogni tribù vengono estratti a sorte 50 cittadini, di diversa estrazione sociale, ai quali viene dato il potere di modificare e sancire leggi.

 

Viene così a costituirsi il c.d. bulé (bule) (Membri del consiglio).

 

Il bulé è formato da 500 uomini.

 

50 cittadini x 10 tribù = 500

 

La grandiosità del dominio di Clistene sta nel fatto che, nonostante l’istruzione superiore sia di competenza esclusiva dei “filosofi” (uomini sapienti che formano l’assemblea degli aeropagoz), i membri del bulé, pur essendo uomini del popolo, possono modificare o contestare le leggi stabilite dai sapienti.

 

*Peccato che lo Stato italiano abbia rimosso tali esempi di "Governo"!

 

Atene acquista in questo periodo una floridezza politica ed economica di grande importanza.

Tuttavia il regime democratico è destinato a crollare in seguito ad un colpo di Stato, ad opera di Pericle, che sconfigge Clistene.

 

Pericle, pur essendo propenso ad un regime assolutista, apporta ulteriori miglioramenti all’interno dell’Attica, potenziando la flotta navale, favorendo il commercio e l’emigrazione del suo popolo verso terre vicine.

 

* Data la propensione di Pericle per l'emigrazione del suo popolo...non vi ricorda un nostro attuale Ministro che ama vestire in "verde"?

 

Molti ateniesi fanno rotta verso le coste della Sicilia e colonizzano quella terra, dandole il nome di Magna Grecia (V sec. a.C.).

 

Con Pericle si torna ad un concetto di individualismo basato sulla capacità di ogni singolo uomo.

Ciò che conta è “saper mercanteggiare” e “governare politicamente”.

 

È proprio in questo periodo che nasce la I° Scuola di Pensiero ad Atene: i Sofisti o Pre-socratici.

 

 

L' EDUCAZIONE NEI PRE-SOCRATICI

 

I Pre-socratici sono i primi pensatori che inaugurano la ricerca filosofica del mondo greco.

 

Il pensiero di questi primi filosofi non presenta precise indicazioni di carattere pedagogico, ma la loro opera potrebbe essere letta in chiave educativa.

Tale pensiero è destinato a grandi sviluppi a partire da Socrate.

 

 

I Sofisti

*Si sa che hanno sempre ragione loro...

 

 

CHI SONO I SOFISTI?

 

I sofisti sono un gruppo di persone "sapienti" !

E' a loro che dobbiamo l'origine della "rivoluzione pedagogica" avvenuta durante il V° secolo.

E' grazie a loro che nasce un maggiore interesse verso la vita politica.

 

*Avete capito chi sono?

...Quelli attuali si sono "accomodati" a Roma!

 

Al tempo dei Sofisti l'unico mezzo valido per esprimere la propria idea era la parola.

 

Essi, infatti, sono Maestri dell’antichità che creano una scuola (aperta a tutti ma...a pagamento) nella quale si impara l’arte della Dialettica e della Retorica.

 

Retorica: arte del saper parlare (arte della presunzione)

Dialettica: arte del saper argomentare e convincere

 

* Ora potrete classificare i nostri  politici!

 

Per ciascuna disciplina ricordiamo i capi scuola:

 

- Protagora nella dialettica

- Gorgia nella retorica

I Sofisti sono uomini che dirigono la classe politica ed economica e si occupano principalmente dei problemi dell’uomo, secondo un concetto di relativismo.

 

Individualismo

Relativismo

Utilitarismo

 

Il pensiero sofista è dunque: " Tutto è relativo, non esiste una realtà assoluta!"

 

*In fondo, ragazzi, non è forse il pensiero che accomuna tutti gli italiani?

 

Ciò che si prefiggono i Sofisti, all’interno della loro scuola, è quello di riuscire a creare degli uomini “abili nel parlare”.

 

Il loro compito è quello di formare "professionisti della cultura"; sono ben consapevoli che che il campo in cui l'uomo può esprimere meglio le sue potenzialità è quello politico, attuando così il concetto di arete (valore, coraggio).

 

I sofisti sono in grado di condurre i giovani all'esercizio della vita politica e all'affermazione in quella pratica.

 

Nonostante le critiche negative che sono state mosse verso i sofisti, bisogna ricordare che sono stati i primi ad elaborare un concetto di educazione.

 

*Oddio, se vogliamo puntualizzare, "il fine" è un po' infimo, ma, in fondo, anche Machiavelli non era uno stinco di santo in questo senso!

 

La loro educazione -  paideia - si basa sulla capacità di disputare su qualsiasi argomento applicando il metodo della “controtesi”.

 

Secondo i sofisti il fine dell'educazione è la formazione dell'uomo politico, colui che in futuro sarebbe stato il detentore del potere, grazie all'ausilio della parola.

 

La saggezza secondo loro ha un valore pratico, che si può riassumere con tale affermazione: “L'uomo è misura di tutto".

 

 

 

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