Il Guerriero della Luce

III

Talvolta il guerriero della luce lotta con chi ama.
L'uomo che tutela i propri amici non è mai vittima delle tempeste dell'esistenza; ha le forze per superare le difficoltà e andare avanti.
Eppure, tante volte, si sente sfidato da coloro ai quali cerca di insegnare l'arte della spada. I suoi discepoli lo provocano a un combattimento.
E il guerriero mostra le sue capacità: con pochi colpi fa rotolare a terra le lance degli allievi, e l'armonia ritorna nel luogo in cui si riuniscono.
"Perché farlo, se sei tanto superiore?" domanda un viaggiatore.
"Perché quando mi sfidano, in realtà vogliono parlare con me, e in questo modo io mantengo vivo il dialogo," risponde il guerriero.

 

 

Prima di affrontare un combattimento importante, un guerriero della luce si domanda: "Fino a che punto ho sviluppato la mia abilità?"
Egli sa che le battaglie che ha ingaggiato nel passato gli hanno sempre insegnato qualcosa.
Eppure, molti di questi insegnamenti hanno fatto soffrire il guerriero più del necessario. Più di una volta ha perduto il proprio tempo, battendosi per una menzogna. E ha sofferto per uomini che non erano all'altezza del suo amore.
I vincenti non ripetono lo stesso errore. Perciò il guerriero rischia il proprio cuore solo per qualcosa di cui valga la pena.

 

 

Un guerriero della luce crede nel principale insegnamento dell'I Ching: "La perseveranza è favorevole".
Egli sa che la perseveranza non ha niente a che vedere con l'insistenza. Ci sono periodi in cui i combattimenti si prolungano oltre il necessario, esaurendo le forze e indebolendo l'entusiasmo.
In quei momenti, il guerriero riflette: "Una guerra che si prolunga finisce per distruggere anche il vincitore".
Allora ritira le proprie forze dal campo di battaglia, e si concede una tregua. Persevera nella volontà, ma sa aspettare il momento migliore per un nuovo attacco.
Un guerriero torna sempre a lottare. Non lo fa mai per caparbietà, ma perché nota il cambiamento nel tempo.

 

 

 

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