Aristotele

*Il segreto nello studio è: passeggiare!

 

 

Nasce nel 384 a.C. e muore nel 322 a.C.

Il padre è medico di corte di Filippo  il Macedone.

È lui che si occupa dell’educazione e dell’istruzione del figlio e grazie alle sue conoscenze mediche insegna ad Aristotele nozioni di botanica, zoologia ecc.

 

Attraverso questo metodo Aristotele “conosce con i suoi occhi e apprende attraverso l’esperienza diretta”.

Frequenta l’Accademia di Platone e ne diviene l’allievo prediletto perché si distingue per la sua bravura, soprattutto, nella dialettica.

 

*Evito di approfondire il discorso dell'allievo "prediletto"!

 

La fama delle sue capacità giunge fino alla corte di Filippo il Macedone, il quale lo manda a chiamare perché vuole che si occupi personalmente dell’educazione di suo figlio Alessandro.

 

Aristotele crea una scuola chiamata Liceo (dedicata al dio Apollo Licio) basata sul metodo della peripatetica, nella quale si apprende passeggiando e conversando in un clima rilassato e amichevole.

 

In questa scuola si discutono tutte le scienze, a partire dalla medicina, dalla dialettica, alla letteratura fino ad arrivare alla botanica e alla zoologia.

 

Aristotele è il primo filosofo che scrive per ciascuna disciplina un’opera specifica.

È ricordato, infatti, come colui che classificava le scienze.

 

Secondo Aristotele non esiste nulla se prima non passa attraverso l’esperienza sensibile! Noi impariamo riconoscendo attraverso l’esperienza.

 

Egli distingue la vita in 3 stadi:

 

vita vegetativa = Istinto

vita sensitiva = Sensi Percettivi

vita razionale = Ragione

 

 

Come si raggiunge la conoscenza attiva secondo Aristotele?

 

 

1) Fatti concreti e conosciuti sono trasformati dall’istinto e dai sensi percettivi 2) in  razionalità 3)

 

La razionalità  è data dall’attività razionale o 4) esperienza, la quale si raggiunge attraverso la 5) ragione.

 

La ragione la si raggiunge per mezzo della 6) conoscenza attiva.

 

L’uomo è libero di pensare, ragionare e scegliere con la propria testa.

 

 

 

Aristotele suddivide le virtù in:

 

Etiche: sono le virtù che vengono dall’esperienza.

 

 

 

 

Si sviluppano nei primi anni di vita e sono inerenti all’auto formazione e all’auto educazione.

 

Dianoetiche: sono le virtù che vengono dalla conoscenza, dallo studio e dalla preparazione.

                     Sono la sapienza, la scienza e la prudenza.

 

 

Virtù = equilibrio che si raggiunge con la contrapposizione di due forze.

Per Aristotele la virtù non è innata ma la si acquisisce.

 

Egli pensa all’uomo nel suo contesto sociale e lo pone nei confronti dello Stato.

 

La virtù la si raggiunge attraverso l’educazione (comportamento e riguardo per le leggi dello Stato); infatti egli ritiene che una buona  rez  pubblica -  Amministrazione pubblica – educa i cittadini a raggiungere le virtù.

 

 

Il LICEO DI ARISTOTELE

 

Il Liceo era così strutturato:

 

 

Scuola Primaria                           Grammatica, calcoli, danza, musica, arte

    7-14 anni

 

      

Scuola Secondaria                      Materie scientifiche e teatro e disegno

   14-18 anni

 

 

Efebìa                                         Tutti i figli maschi (addestramento militare)

   18-21 anni                               Il giovane ateniese dopo l’efebia diventava membro della                                                    poliz

 

 

 

Aristotele è il I° ad istituire una biblioteca.

 

 

A introdurre, come metodo educativo, il teatro.

Adotta il metodo della “catarsi”, ossia la purificazione o rasserenamento delle passioni attraverso la poesia o la tragedia.

 

 

 

 

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